UNA LUCE DAL NULLA
Il sogno ricorrente è un sogno strano. Ci dà la sensazione di entrare in contatto con qualcosa di etereo e poeticamente trascendentale.
E' l'idea che ci possa essere un qualche messaggio dietro che fa scattare l'interesse nel momento in cui il secondo, forse il terzo, e perché no, anche il quarto giorno si arriva a sognare la medesima identica cosa. Evento raro, certo, ma accade.
Ma come può un'ipotesi del genere non trasformarsi in certezza, nella convinzione dei più, quando quello strano ciclo continuo di un sogno immutato in ogni elemento, visione e accaduto, opprime la mente e le notti di qualcuno per mesi, senza sosta?
E se il sogno avesse per protagonista qualcuno che nel difenderci ci osserva implorante, questo non incrementerebbe il fuoco del mistero?
Una figura nitida, appare come il solo indizio utile ad un legame, apparentemente inesistente, con la realtà.
Per Alessandro inizierà un percorso interno, in contrasto tra il suo ego razionalista, diffidente e scettico e la palese esperienza che sta vivendo, in un continuo testa a testa tra la mente e lo spirito che lo porterà a scegliere se accettare qualcosa di grande, una storia mai saputa raccontare e capire, una storia vecchia, antica quanto l'universo, o voltare le spalle a quella follia, e abbandonare tutto, considerando l'idea che quell'assurdità non può essere degna di un uomo con la testa sulle spalle.