La terra di Calabria può essere “sprigionata” dalla ‘ndrangheta? Come si collocano, in questo delicato contesto fenomenologico, le chiese? Quale contributo esse possono mettere a disposizione, nel tentativo d’indicare gli svolgimenti esperienziali di un vero e proprio processo di liberazione? Si tratta d’interrogativi che oggi non sono più eludibili, anche perché chiamano in causa – più di quanto si possa pensare – le strutturali e identitarie ragioni dell’annuncio evangelico, unitamente alla ricerca di una rinnovata categoria della testimonianza, alla quale si richiede di aprirsi audacemente e criticamente alle rigorose istanze della verità. Tenendo conto di questa sollecitante prospettiva di senso, il lavoro propone percorsi analitici sulla ‘ndrangheta, indicandola come una complessa e affliggente realtà che interpella – inevitabilmente e insistentemente – la coscienza ecclesiale. Il presente e il futuro, appunto per questo, sono colti e proposti al lettore nel segno di vera e propria sfida, carica anche di creative e profetiche opportunità, a condizione che si costruisca un impegno fondato su un annuncio audacemente coerente e diffusamente corresponsabile, capace di riflettere e intervenire – con maggiore sistematicità – sui processi educativi e pastorali.