
Un libro significativo, questo di Chiara Ortuso, grazie anche ad una scrittura contrassegnata da un periodare ampio e spesso arioso, talora contrassegnato dall’accumulazione, spesso impreziosito da una aggettivazione molto curata e sempre convincente per la capacità evocativa e i non rari risvolti metaforici.
Ma anche grazie alla capacità di accompagnare il rigore richiesto dai temi affrontati al rispetto dell’invenzione propriamente narrativa.
Francesca Neri