Il primo dei due tomi fu scoperto a Roma su una bancarella di libri usati. Si appurò poi che il libro era sconosciuto anche in importanti biblioteche e non citato in bibliografie. Si decise dunque di ricercare il secondo tomo, annunciato nel primo, e lo si trovò nella biblioteca civica di Alessandria, in Piemonte.
In molti ritengono che le vicende qui narrate siano frutto di fantasia, secondo una “moda” inaugurata da uno stuolo di militari che furono in Calabria al seguito dei loro eserciti. L’Autore, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Dundas, a parte lo svarione del primo volume che gli fa scrivere che uno dei mari che bagnano la Calabria è l’Adriatico, dimostra sia nel primo che nel secondo, di conoscere comunque bene i luoghi nei quali sono ambientate le sue avventure: Lamezia, Nicastro, Crotone, Vibo Valentia, Palmi, Bagnara,Piani d’Aspromonte, Scilla, San Roberto.
E i briganti? Sono sempre presenti e in azione, da GaspareTruffi a Navarro, a Montecino. Poi, intrecciate con le atrocità della guerra, non mancano romantiche storie d’amore.